
Così, davanti agli occhi increduli dello stesso Palenzona, di Vito Riggio, Ugo Sposetti e Alessio Gorla, va in scena un cordialissimo scambio di battute fra i "due nemici". "Sono qui , dice D'Alema , perché sulle cose importanti che riguardano il futuro del Paese, io ci sono". Il premier risponde: "Ci vorrebbero più occasioni di trovarsi insieme nell'interesse del paese. Io lo dico sempre". Tocca quindi a D'Alema, con tono di scherzo: "Presidente, io però mi sento offeso. Perché il qui presente Palenzona ha detto, guardando me, che c'è una parte della minoranza "responsabile", lasciando intendere che il resto non lo sia. Invece non è così... siamo tutti responsabili". Berlusconi: "Il più felice sarei io, spero che di occasioni come questa ce ne siano altre". D'Alema non si tira indietro: "Io sono sempre pronto".
E visto che, dal palco, Palenzona aveva omaggiato Gianni Letta paragonandolo all'acqua, "che ti accorgi di quanto vale solo quando viene a mancare", D'Alema ne approfitta per un riconoscimento al braccio destro del Cavaliere: "Se non sbaglio è Baudelaire a dire lo stesso dell'amore, però nel caso di Letta, anche se bravo, mi sembra un tantino esagerato". Berlusconi sta al gioco: "Ma lo sa, presidente D'Alema, la ragione per la quale io non ho mai imparato a usare Internet? Perché non ne ho bisogno, visto che qualunque cosa mi venga in mente la chiedo a Letta. Che, oltretutto, è anche più veloce". D'Alema guarda l'orologio e si congeda, tirandosi via anche il tesoriere dei Ds Ugo Sposetti: "Bene, se volete scusarmi... vado a prendermi un bicchiere di questa famosa acqua di Letta". L'incontro termina con una stretta di mano tra i due leader sotto gli occhi del sottosegretario, compiaciuto per l'operazione.Questa la cronaca di quanto si è visto,ma cosa si nasconde sotto?
Se si considera che Gianfranco Fini oggi ha organizzato proprio con D'Alema, ad Asolo, un convegno delle fondazioni Farefuturo e Italiani europei dedicato all'immigrazione, altro tema scottante, sul quale Fini ha, spesso,esplicitato il suo dissenzo sulla linea tenuta dal governo del cavaliere,come dobbiamo interpretare questo ,apparente,scambio del "calumet della pace" tra il baffo ed il papi..? E l'indomani l'incontro di D'Alema,proprio con quello che appare come il più grande nemico del cavaliere cioè Gianfranco Fi ni?.......Ai posteri l'ardua sentenza.
Intanto Cassano continua a non giocare in Nazionale......ma questa è un'altra storia........aloi calabrese
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