mercoledì 14 ottobre 2009

Pablo Neruda breve biografia ( di aloi calabrese)



Poeta cileno (12/7/1904-23/9/1973). Premio ,  militante comunista, antifascista e anti-clericale, è considerato uno delle più grandi voci della poesia latino-americana, autore di Venti poesie d'amore e una canzone  Desesperada (1924). Neftali Ricardo Reyes nacque a Parral da un impiegato delle ferrovie e da una insegnante che lo lasciò orfano a solo un mese dal parto. Si trasferì con il padre a Temuco dove, dalle nuove nozze del genitore, nove anni dopo nacque il fratellastro Rodolfo.
Dimostrato un precoce talento per la poesia,avversato dal padre ma incoraggiato dalla futura vincitrice del Premio Nobel Gabriela Mistral, che fu sua insegnante durante il periodo di formazione scolastica. Il suo primo lavoro ufficiale come scrittore fu l'articolo "Entusiasmo y perseverancia", pubblicato ad appena 13 anni sul giornale locale "La Mañana".Cambiò il suo nome a Pablo Neruda in adolescenza, in omaggio allo scrittore ceco Jan Neruda. Il suo primo lavoro, le poesie di Crepusculario - di ispirazione romantica, scritta in un linguaggio tradizionale - furono pubblicati nel 1919. Nel 1927, già famoso dopo l'uscita di venti poesie,  entrò nel servizio diplomatico in Cile. Nel 1936 fu mandato a lavorare in Spagna, dove  seguì da vicino la guerra civile spagnola. La guerra lo lasciò inorridito.La sua "svolta a sinistra" fu ancora più decisa dopo la barbara uccisione, da parte delle forze del generale Franco, di Federico Garcia Lorca, di cui era divenuto amico: l'appoggio di Neruda al fronte repubblicano, che si opponeva all'allora nascente dittatura franchista, fu totale, sia nei discorsi che negli scritti, come, ad esempio, la raccolta di poesie España en el corazón. e si votò al comunismo.

Nel 1945 tornò in Cile e fu eletto senatore. Dal 1947  fece della poesia impagnata politicamente. Il punto più alto di questa fase è il Canto General de Chile (1950). Il suo ultimo posto da diplomatico fu stato l'ambascia cilena a Parigi nel 1970. Torna in Cile nel 1973,dove muore, a Santiago 12 giorni dopo il colpo di stato militare che aveva rovesciato il suo amico presidente  Salvador Allende     



Sonnetto LXVI
Pablo Neruda



Non t’amo se non perché t’amo
e dall’amarti a non amarti giungo
e dall’attenderti quando non t’attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.

Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine io t’odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.

Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.

In questa storia solo io muoio
e morirò d’amore perché t’amo,
perché t’amo, forse, a ferro e fuoco.


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