sabato 24 ottobre 2009

Chi di spada ferisce..........Dopo Marrazzo chi sarà la prossima vittima? (aloi calabrese)



L'offensiva annunciata in estate dal papi e dai suoi generali\tirapiedi fà un'altra vittima, anche Pietro Marrazzo è da considerarsi un caduto di questa guerra fatta di colpi bassi e dossier pecorecci.L'aveva detto il nano che avrebbe scatenato una offensiva anche sul fronte degli scandali,per lui solo gossip,"chi di spada ferisce...".Questo il ragionamento:"Tirare fuori dagli armadi tutti gli scheletri che ci sono e se non ci sono li fabbrichiamo abbiamo tutti i mezzi per farlo :dai media asserviti ai pezzi deviati e corrotti dello stato con annessi e connessi,salvo poi a dichiararsi solidali, la politica del tirare il sasso nello stagno e nascondere la mano, perchè "la privacy è sacra" ma lo è per tutti,quindi o la smettete di mettere sotto scacco il papi o c'è nè per tutti lo state vedendo.
Le vittime fino ad ora sono state scelte con cura questo non è uno sparare alla cieca ma un piano preciso studiato accuratamente nei tempi,nel chi e nel come,ma questi sono solo colpi di avvertimento.
Si potrebbe obiettare che nella  rete è finito pure Mastella e consorte,alleato dell'ultima ora del nano ma alleato scomodo,ha già tradito una volta,e perciò sacrificabile così è stato.
Marrazzo era l'obiettivo giusto : persona perbene,fuori dal gossip,rappresentante di una categoria odiata dal nano in quanto ex giornalista ,i suoi aguzzini sono quattro rappresentanti della benemerita,che guarda caso dove c'è marciume ha sempre qualche suo rappresentante deviato coinvolto....
Anche al presidente della Camera Gianfranco Fini che molto fastidio ha dato,con i suoi puntuali  interventi tesi a stroncare i piani del nano,era stato dato l'avvertimento:o ti dai una regolata o ti distruggiamo,qui l'avvertimento era stato dato in chiave soft,solo ventilato con l'evocazione di presunti festini hard.. i colpi non furono affondati,una provocazione fatta in punta di fioretto.
Ben diverso il trattamento riservato,come ricorderete, a Boffo lui si che fu pesantemente colpito tanto che dovette dimettersi dalla direzione dell'Avvenire.Ora Marrazzo,per il quale Franceschini,giustamente,spinge per le dimissioni anche per quel discorso di trasparenza che,nella sinistra deve essere la bandiera sotto la quale vogliamo ritrovarci tutti e quindi sono d'accordo per una questione,anche di coerenza,con quanto richiesto da Franceschini a prescindere dalla estraneità o meno dai fatti attribuitigli....se lo chiediamo agli altri........
Una domanda,però, sorge spontanea .....chi la prossima vittima ?
aloi calabrese     

domenica 18 ottobre 2009

Papelli e talebani,inquietanti analogie aloi calabrese


Due sono le cose che hanno attirato la mia attenzione,   apparentemente slegate fra loro presentano inquietanti analogie e vedremo perchè.Ambedue sono state trattate da Rai3 e sono l'intervista di tg3  al procuratore antimafia Pietro Grasso sulla fondatezza della trattativa tra lo Stato e la mafia e l'intervista fatta da Fabio Fazio nella trasmissione "Che tempo fa" al ministro nonchè coordinatore del PDL on.Ignazio La Russa.Gli episodi per i quale i due personaggi sono stati intervistati ,come dicevamo, hanno molti punti   in comune :In ambedue lo Stato è protagonista insieme ai servizi segreti  e ai  soldi, in   ciascuna   si parla di attentati e di trattative segrete condotte da personaggi , molto ambigui,per evitarle ,il modus operandi degli apparati più o meno segreti è sempre quello sia che si tratti con mafiosi che con i talebani.

In queste  interviste sia Grasso che  La Russa hanno ammesso l'esistenza di queste trattative,segrete, che in sempre erano state negate perchè avrebbero portato all'evidenza che lo Stato era ricattato.Grasso : "Quando Riina dice a Brusca, come lui ci riferisce, che 'si sono fatti sotto' vuol dire che è scattato il meccanismo di ricatto nei confronti dello Stato: la strage di Falcone ha funzionato in questo modo. L'accelerazione probabile della strage di Borsellino può allora essere servita a riattivare, ad accelerare la trattativa con i rappresentanti delle istituzioni".Continua poi,sempre Grasso :   il momento era terribile, bisognava cercare di fermare questa deriva stragista che era iniziata con la strage di Falcone: questi contatti dovevano servire a questo e ad avere degli interlocutori credibili. Il problema - continua - è di non riconoscere a Cosa nostra un ruolo tale da essere al livello di trattare con lo Stato, ma non c’è dubbio che questo primo contatto ha creato delle aspettative che poi ha creato ulteriori conseguenze». In ogni caso dopo l’arresto di don Vito Ciancimino e Riina «le stragi prendono un’altra strada, ma continuano. Io ritengo - conclude Grasso - che ci sia sempre un unico filo che collega le stragi iniziali, come l’omicidio Lima, a tutte le altre, tra cui quelle mancate dell’attentato all’Olimpico».

"Anche via D'Amelio - continua Grasso - potrebbe essere stata fatta per 'riscaldare' la trattativa. In principio pensavano di attaccare il potere politico e avevano in cantiere gli assassinii di Calogero Mannino, di Claudio Martelli, Giulio Andreotti, Carlo Vizzini e forse mi sfugge qualche altro nome. Cambiano obiettivo probabilmente perché capiscono che non possono colpire chi dovrebbe esaudire le loro richieste. In questo senso si può dire che la trattativa abbia salvato la vita a molti politici".
Ora questa spiegazione del perchè finirono gli omicidi dei politici che da Grasso non mi sembra molto convincente,mi sorgono  due domande la prima: cosa fu concesso ai mafiosi che fece loro cambiare in modo così repentino la strategia stragista? Secondo perchè quei politici ,di cui Grasso fa il nome erano sotto tiro della mafia?Perchè proprio loro?....
Queste sono secondo me le domande chiave a cui bisogna sia data una risposta.
L'intervista di Fazio a La Russa prende spunto dai recenti fatti che hanno visto lo stesso La Russa in polemica con il Times per le notizie riferite dal giornale ,che riguardano il Governo Italiano accusato di avere "oliato"i talebani affinchè questi avessero lasciato in pace i soldati italiani, che quindi avrebbero goduto di una specie di salvacondotto:
"Ho risposto con grande durezza e ho definito  spazzatura ,le notizie del times, ha esordito  La Russa  alla domanda di Fazio,    così come le ha riferite ,sembravano un offesa ai 25 ragazzi  che sono stati uccisi combattendo ai tanti che sono stati feriti e agli altri che hanno combattuto quando sono stati attaccati e  si sono salvati la vita perchè  erano addestrati e perchè sono stati aiutati dalla fortuna ,quindi riconfermo il mio giudizio".A poi continuato "Certo non faccio il capo dei servizi segreti faccio il ministro della difesa quindi non ho la conoscenza diretta di cio che fanno i servizi.
Fazio interviene:"Certo sarebbe gravissimo se lei non sapesse ciò che accade".
"-No potrebbe anche capitare che i servizi certe volte fanno delle cose senza dire  niente ai ministri ,a meno  che noi non glielo chiediamo però in questo caso no. Lo so  perchè ho chiesto,e mi hanno detto quale può essere stato il motivo dell'equivoco potrebbe essere nel motivo che i servizi hanno il dovere di cercare di aiutare i nostri soldati a mantenere buoni rapporti con la popolazione locale e quindi  è certo che usano anche i soldi a favore dei capi villaggi."Ha poi continuato :"Noi spendiamo un sacco di soldi per Ospedali,case,punti d'acqua.questo è  non solo  lecito ma anche doveroso ..ma da questo a dire che paghiamo i terroristi ce ne passa.
A questo punto Fazio,non molto convinto dalle risposte del suo interlocutore, lo incalza chiedendogli di rispondere con la franchezza che si erano promessi prima di iniziarla :"Ma lei allora esclude categoricamente  sia accaduto ciò che il  Times dice?
Lo escludo che si paghino gli insorti ,i talebani .....noi diamo i soldi ai capi villaggio che sono in contatto con le truppe...e anche con i servizi,( anche con i terroristi aggiungo io).....affinchè ci sia una facilità .....di approccio."
Insiste Fazio sempre buttandola sulla franchezza :"Ma il Times è il Times e hanno ribadito le loro accuse più volte....lei non si è chiesto che cosa c'è dietro..?"
"In tutta francheza,ha risposto La Russa,dopo qualche giorno ,da questo episodio, ne  abbiamo parlato  a livello riservato di questi chiacchericci e abbiamo chiarito io credo che si voglia creare tensione tra i vari contingenti."
Anche in questo caso,non mi convincono le risposte date  per spiegare qualcosa di cui il governo è stato accusato, anche qui servizi segreti  azioni illecite sottobanco ....e soldi ....sarà un caso..?                                      aloi calabrese  18 Ottobre 2009

venerdì 16 ottobre 2009

SONDAGGIO


LANCIO UN SONDAGGIO,CHE VA A CONTRASTARE QUELLO DI FEDE ,SU  RETE 4,LA DOMANDA E':"VOLETE VOI CHE FACEBOOK CHIUDA ?"LA RISPOSTA PER VOTARE E' SECCA SI  -  NO  AVETE TEMPO SINO ALLE 23.59
DEL 31\10\2009  IL LINK PER IL VOTO:

Richiama i tuoi cani .....Bastardo....!!!!! (di aloi calabrese)


Continua la vergognosa politica del cane da guardia.I mastini del nano azzannano ancora, la vittima stavolta un magistrato,un uomo coraggioso che ha avuto il torto di fare bene il suo lavoro e da Magistrato integerrimo e uomo retto nell'adempimento del suo lavoro ha leso la maestà di sua bassezza,e non solo di statura,Silvio Berlusconi,lo ha colpito nei suoi affetti più cari :"gli sghei "e quando gli toccano gli "sghei"Silvio non ci vede più .Stavolta a scendere in campo tal Braghino ,un vero coglioncino,tanto che per colpire il Magistrato,a parte la rottura di coglioni di essere seguito ovunque,ha fatto e messo in onda un servizio veramente demenziale per come lo ha definito Ricci,il papà di Striscia la Notizia che ha dichiarato: «Quella roba lì? E che cos'era? Sembrava una cosa ridicola, una cosa che nemmeno una mente demenziale può concepire...». Tapiri, gabibbi e molto altro. Ma pedinamenti no: «È una roba ridicola. Demenziale. Ecco tutto», ribadisce.
Cascini, segretario di Anm, si dice "esterrefatto e indignato. E' una vergogna. Dove arriveremo? Definire stranezze il fatto che una persona fuma o sottolineare il colore dei suoi calzini. Distruggere così l'identità di una persona è inqualificabile", continua il segretario di Anm. "Abbiamo scritto al presidente della Repubblica, che è anche presidente del Csm, per segnalare questo episodio di denigrazione senza precedenti. Intervenga anche il Garante della privacy".
«Secondo me dovrebbero auto-sanzionarsi», suggerisce Ricci. Il servizio, secondo gli autori, documenta «stravaganze» e «stranezze» del giudice Mesiano. Ma non è che si aspettavano di filmare qualcosa di più? «E lo chiede a me? Dovrebbe chiederlo a uno psichiatra...», scherza Ricci. Non basta: c'è chi grida a metodi da regime e si chiede quando arriveranno «l'olio di ricino e il manganello». Mesiano si deve sentire minacciato? «Secondo me- chiosa Ricci- l'unico messaggio è l'attenzione, che in giro è pieno di cretini con la camera».
Claudio Brachino, conduttore di Mattino 5 si difende sostenuto dal direttore generale News di Mediaset: "Non accettiamo bacchettate", ha detto Mauro Crippa. "Facile prendersela con Brachino, quando l'informazione giornalistica è dominata da curiosità morbose, spionaggio a senso unico dal buco della serratura".
Ma cosa contiene il "servizio"?
Il filmato ritrae di nascosto l'interessato, mentre esce di casa e passeggia per le vie di Milano. Le immagini si soffermano sul giudice seduto sul seggiolone del barbiere, con la schiuma da barba sul viso. Il reporter commenta: "Forse non sa ancora che il Csm lo sta "promuovendo". Il riferimento è all'avanzamento di carriera ,ottenuto dal giudice, due giorni fa, dal Csm. Un naturale avanzamento di carriera in base all'anzianità che però il centrodestra ha subito tradotto come "la ricompensa per l'attacco a Berlusconi".

"Lui va avanti e indietro", ripete, la voce fuori campo della giornalista. Poi, poco prima di concludere il servizio, la scena cambia e si concentra su "un'altra stranezza: guardate il giudice seduto su una panchina. Camicia, pantalone blu, mocassino bianco e calzino turchese. Di quelli che in tribunale non è proprio il caso di sfoggiare".                                                                                                                                               "Vogliamo tutti maggiore sobrieta' nell'informazione? - sichiede,sibillino, Crippa.
Anche il presidente della Fnsi è duro nei confronti dei giornalisti di Canale 5, e si domanda, "visto che il presidente del Consiglio continua a deprecare l'uso criminoso della tv, ancora una volta tirando in ballo a sproposito Annozero, come considera l'uso della tv che è stato fatto ieri mattina dalla più importante rete Mediaset?" Roberto Natale spiega: "hanno  mandato in onda un servizio su Raimondo Mesiano che rassomiglia molto ad un pestaggio mediatico. Ci sembra un tema ben più rilevante che non le minacce di ritorsione sul canone Rai al solito segnate dal suo clamoroso conflitto di interessi".

Intanto martedì prossimo, la prima commissione del Csm, chiamata a discutere dell'apertura della pratica a tutela di Mesiano, prenderà in esame anche le ultime novità del caso che ha visto protagonista il magistrato ri. La commissione ha acquisito il video diffuso da Mattino 5 e un articolo apparso su Il Giornale: entrambe le documentazioni verranno esaminate dalla commissione, che ha in programma, oltre alla pratica a tutela del giudice milanese, altri fascicolo riguardanti altri magistrati. Sulla questione l'Autorità garante per la privacy sta valutando la segnalazione dell'Associazione nazionale dei magistrati, anche al fine di aprire una possibile istruttoria.
In conclusione l'impresione è che si vogliano mandare messaggi ,non tanto subliminali,a chi prossimamente dovrà giudicare il nano.....17 Ottobre 2009    aloi calabrese

GLI ULTIMI DATI TABELLE STATISICHE LA FIDUCIA IN SILVIO BERLUSCONI COME PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


LA FIDUCIA IN SILVIO BERLUSCONI COME PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

 



2008
2009
RILEV 09
15/09
13/10
12/11
15/12
17/02
13/03
16/04
11/05
18/07
11/09/09
VAR SET09 OTT '09
MOLTA / ABBASTA
60
62
58
58
56
52
53
49
47
45
-2
POCA / NESSUNA
38
36
40
40
45
42
46
50
50
51
1
SENZA OPINIONE
2
2
2
2
3
2
1
1
3
4
1
TOTALE
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100














LA FIDUCIA COMPLESSIVA NEL NUOVO GOVERNO BERLUSCONI

 





2008
2009
RILEVAZIONE OTTOBRE 2009
15/09
13/10
12/11
15/12
13/03
16/04
11/05
18/07
13/09
12/10/2009
VARIAZIONE SETTEMBRE '09 OTTOBRE '09
MOLTA / ABBASTANZA
54
54
50
50
44
46
44
44
44
42
-2
POCA / NESSUNA
44
43
46
46
52
50
52
52
52
54
2
SENZA OPINIONE
2
3
4
4
5
5
4
4
4
4
0
TOTALE
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
















LA FIDUCIA NEI MINISTRI DEL GOVERNO BERLUSCONI (% RISPOSTE 'MOLTO+ABBASTANZA)

 





2008
2009
RILEVAZIONE OTTOBRE 2009
15/09
13/10
12/11
15/12
13/03
16/04
11/05
18/07
11/09
12/10/09
VARIAZIONE SETT.'09 OTT. '09


MINISTRO
FIDUCIA


MAURIZIO SACCONI
(WELFARE)
58
58
63
61
57
62
63
63
61
63
2


ROBERTO MARONI
(INTERNO)
62
62
62
62
60
63
60
60
61
62
1


ANGELINO ALFANO
(GIUSTIZIA)
52
54
54
56
59
62
63
60
60
58
-2


GIULIO TREMONTI
(ECONOMIA)
58
63
59
57
55
55
58
58
60
58
-2


RENATO BRUNETTA
(FUNZIONE PUBBLICA)
58
60
57
53
54
55
55
57
60
57
-3


MARA CARFAGNA
(PARI OPPORTUNITA')
42
44
44
45
47
47
49
54
55
55
0


IGNAZIO LA RUSSA
(DIFESA)
51
51
50
49
50
52
52
52
52
54
2


CLAUDIO SCAJOLA
(ATTIVITA' PRODUTTIVE)
49
48
48
52
49
50
48
52
55
53
-2


UMBERTO BOSSI
(RIFORMA FEDERALE)
45
44
46
45
57
55
55
55
55
53
-2


ALTERO MATTEOLI
(INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
48
51
49
53
52
55
56
54
54
52
-2


FRANCO FRATTINI
(ESTERI)
60
60
59
58
54
52
50
50
48
48
0


LUCA ZAIA
(POLITICHE AGRICOLE)
35
38
39
42
46
44
42
42
44
44
0


MARIA STELLA GELMINI
(ISTRUZIONE, UNIVERSITA', RICERCA)
38
42
37
37
40
39
39
42
40
40
0


GIANFRANCO ROTONDI
(ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA)
39
39
39
40
38
35
35
37
37
39
2


SANDRO BONDI
(BENI CULTURALI)
48
46
47
47
42
41
40
38
38
38
0


ANDREA RONCHI
(POLITICHE COMUNITARIE)
42
41
40
40
42
42
40
40
38
38
0


ROBERTO CALDEROLI
(SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA)
42
42
40
39
39
39
38
38
38
37
-1


GIORGIA MELONI
(POLITICHE GIOVANILI)
50
47
46
43
37
37
37
37
37
35
-2


MICHELA VITTORIA BRAMBILLA (TURISMO)
-
-
-
-
-
-
36
36
36
35
-1


STEFANIA PRESTIGIACOMO
(AMBIENTE)
49
46
44
42
40
40
36
34
34
31
-3


RAFFAELE FITTO
(AFFARI REGIONALI)
37
38
40
40
38
38
36
34
34
30
-4


ELIO VITO
(RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
35
34
34
34
33
32
31
30
30
30
0
















LA FIDUCIA NELL'AZIONE DEI MAGGIORI PARTITI (% RISPOSTE 'MOLTO+ABBASTANZA)

 





2008
2009
RILEVAZIONE OTTOBRE 2009
15/09
13/10
12/11
15/12
13/03
16/04
11/05
18/07
13/09
12/10/2009
VARIAZIONE SETTEMBRE '09 OTTOBRE '09
IL POPOLO DELLA LIBERTA'
53
54
50
50
48
50
50
46
46
44
-2
ITALIA DEI VALORI
44
46
46
44
41
37
41
41
43
40
-3
PARTITO DEMOCRATICO
30
29
33
29
29
31
33
33
32
37
5
UDC
20
25
25
27
30
33
34
34
36
36
0
LEGA NORD
30
30
32
31
33
29
29
32
31
30
-1















Periodo di effettuazione delle interviste: 13-12 ottobre 2009

Modalità di somministrazione questionari: interviste con l'ausilio del sistema Telematico "Tempo Reale"

Campione: Panel 1.000 cittadini residenti in Italia, disaggregati per sesso, età ed area di residenza

Istituto Fornitore: IPR Marketing (www.iprmarketing.it)

Committente: Repubblica.it

Percentuale di rispondenti: 91%

Direttore dell'Istituto: Antonio Noto



Giu' le mani dalla Costituzione....... Fermatelo....!!!!! (di aloi calabrese)


Si sente braccato,assediato da tutte le parti, il suo, ormai ,ex amico e cofondatore del PDL ,l'attuale Presidente della Camera Gianfranco Fini non perde occasione per sottolineare lo strappo ormai insanabile e con i suoi puntuali interventi gli mette  i bastoni fra le ruote per tutte le iniziative di un certo rilievo,iniziative che ormai tendono a trovare "escabotages" per mettersi al riparo dalla giustizia dato che l'ombrello offertogli dal "lodo  Alfano"si è inesorabilmente chiuso:  "La decisione della Corte costituzionale non è condivisibile. Praticamente la Corte ha detto ai pm rossi di Milano: 'riaprite la caccia all'uomo nei confronti del premier'".E come gli animali in fuga ,Silvio Berlusconi,diventa pericoloso, tenta in tutti i modi di divincolarsi dalla morsa della giustizia che incombe inesorabile ,sotto la forma dei pubblici ministeri ,per lui comunisti,ma è comunista tutto ciò che lo disturba,di Milano,tenta allora di dare il colpo di coda :Mettere mano alla Costituzione ,plasmarla in una forma a lui piacevole : dissacrarla ,renderla iniqua,per poi conseguenzialmente varare dei provvedimenti al confronto dei quali il "lodo Alfano" sembrerà la sacra bibbia,sarà un "Lodo Ghedini"?....il Lodo dell'Utilizzatore Seriale?
Ieri da Sofia ha lasciato intendere abbastanza chiaramente che le prossime  riforme della Giustizia passeranno per la Costituzione: "Non sono facili le scelte da seguire. Io per esempio sono per una riforma costituzionale".Vuole mettersi al sicuro,cambierà la Costituzione a modello delle leggi o lodi ,che dir si voglia,che gli necessiteranno per stare tranquillo.Tutto questo se glielo lasceremo fare...!!

Per farlo, Berlusconi, è pronto anche a ricorrere ,anche, al refererendum: "Chiameremo il popolo". E l'opposizione? "Larghe intese solo se possibili.." glissa il premier. Che attacca: "Serve una riforma - dice Berlusconi - che faccia del nostro Paese una democrazia vera non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale".Ecco la chiamata alle armi del suo popolo,poichè,la riforma che intende fare necessita dei due terzi del Parlamento e difficilmente,con i tempi che corrono,li otterrà in aula..........a meno che................aloi calabrese      16 Ottobre 2009


giovedì 15 ottobre 2009

Il Papello (Dall'Espresso)





Stato-mafia, ecco il papello

di Lirio Abbate
Ecco il primo documento sulla trattativa tra le istituzioni e Cosa nostra nell'estate delle stragi. Fogli  consegnati ai magistrati dal figlio di Vito Ciancimino
 
GUARDA Le immagini del 'papello'

Sono 12 le richieste che i boss di Cosa nostra avanzarono agli uomini delle istituzioni nell'estate del 1992, fra le stragi Falcone e Borsellino. Una trattativa che i mafiosi corleonesi avanzarono con lo Stato per fermare le bombe e la stagione stragista, e arrivare ad una tregua. I 12 punti formano il 'papello', cioè l'elenco delle richieste scritte su un foglio formato A4 che adesso Massimo Ciancimino ha consegnato ai magistrati della procura della Repubblica di Palermo che indagano sulla trattativa fra Stato e mafia. Ma accanto a questo elenco spunta a sorpresa un altro 'papello' con le proposte e le modifiche ai 12 punti pretesi dai corleonesi che don Vito Ciancimino avrebbe scritto di proprio pugno e consegnato all'allora colonnello del Ros, Mario Mori. Il fatto, inedito, è documentato dal L'espresso con alcune foto dei fogli in cui si leggono al primo punto i nomi di Mancino e Rognoni; poi segue l'abolizione del 416 bis (il reato di associazione mafiosa); "Strasburgo maxi processo" (l'idea di Ciancimino era quella di far intervenire la corte dei diritti europei per dare diverso esito al più grande procedimento contro i vertici di Cosa nostra); "Sud partito"; e infine "riforma della giustizia all'americana, sistema elettivo...".
Su questo "papello" scritto da Vito Ciancimino era incollato un post-it di colore giallo sul quale il vecchio ex sindaco mafioso di Palermo aveva scritto: "consegnato al colonnello dei carabinieri Mori dei Ros". Per gli inquirenti il messaggio è esplicito e confermerebbe il fatto che ci sarebbe stato una trattativa fra i mafiosi e gli uomini delle istituzioni.

Mostrare ai giudici l'esistenza del 'papello', rappresenta per i pm una prova tangibile che la trattativa fra mafia e Stato non solo è esistita, ma è anche iniziata nel periodo fra l'attentato di Capaci e quello di via d'Amelio. Per gli inquirenti questo documento, consegnato dal dichiarante Massimo Ciancimino, che collabora con diverse procure, può dare il via a nuove indagini. Con l'obiettivo di scoprire fino a che punto può essere arrivato il tentativo di trattativa rivelato dal figlio dell'ex sindaco mafioso.
I 12 punti richiesti da Riina e Provenzano, che sono anche questi al vaglio dei magistrati, si aprono, invece, con la revisione del maxi processo a Cosa nostra. Gli altri spaziano dall'abolizione del carcere duro previsto dal 41 bis agli arresti domiciliari per gli imputati di mafia che hanno compiuto 70 anni. La lista si conclude domandando la defiscalizzazione della benzina per gli abitanti della regione siciliana.

Romano, UDC: “Lombardo scappa a Roma per proporre le Olimpiadi nel capoluogo siciliano mentre nelle stesse ore e i sindaci del palermitano lo aspettano perché non sanno dove far conferire i rifiuti



Romano, UDC: “Lombardo scappa a Roma per proporre le Olimpiadi nel capoluogo siciliano mentre nelle stesse ore e i sindaci del palermitano lo aspettano perché non sanno dove far conferire i rifiuti”.
“Alle ore 13 di oggi a palazzo d’Orleans oltre quaranta sindaci del palermitano, alla presenza del prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone, hanno partecipato ad un incontro con l’assessore al Territorio e Ambiente Mario Milone sull’emergenza rifiuti e sulla gravissima situazione che si è venuta a creare e che ha portato tra l’altro l’Amia alla chiusura della discarica di Bellolampo. Nelle stesse ore il presidente della Regione Lombardo scappava dalle sue responsabilità e sbarcava a Roma per proporre – in modo irregolare ed improprio visto che non compete né a lui né al suo assessore turistico Nino Strano – la città di Palermo per le Olimpiadi del 2020. Non servirebbe aggiungere nient’altro, soprattutto se si ha la possibilità di leggere quello che Gian Antonio Stella, dalle colonne del Corriere della Sera di oggi scrive in prima pagina a proposito di questa candidatura ridicola tra rifiuti e frane, in una terra come la Sicilia che ha problemi con tutto ciò che è ordinario e quotidiano, figuriamoci con ciò che è straordinario come lo è l’evento delle Olimpiadi. Il mio partito, tra mille difficoltà, lavora per fare di Palermo una città normale e non per illuderla con progetti che non si è in grado di affrontare. Il podio olimpico del ridicolo il governo Lombardo lo ha vinto sul campo, gareggiando in modo sleale, non affrontando i problemi del territorio e paralizzando l’attività legislativa della Regione, non senza essersi preoccupato, prima, di occupare tutte le poltrone disponibili, da quelle della burocrazia a quelle della sanità. Ora, per nascondere il fallimento del proprio governo e per assicurare panem et circenses al popolo esausto, Lombardo se ne esce con la candidatura di Palermo alle Olimpiadi. Ha proprio ragione Gian Antonio Stella, a Lombardo va riconosciuta la medaglia d’oro al ridicolo. Nino Strano se ne faccia una ragione: per lui solo quella di bronzo”.

L'insostenibile leggerezza del ponte , ovvero il ponte sospeso sul nulla (di aloi calabrese)



Nonostante il clima , molto pesante  , che si
respira nel Messinese,per i recenti disastri,e con la sfacciataggine che lo contrddistingue il cavaliere ha promulgato l'annuncio che tutto il mondo aspettava con impazienza :
« A dicembre e gennaio cominceremo un'altra infrastruttura: il Ponte sullo Stretto ».E guarda

che coincidenza pochi minuti fa il Consiglio dei ministri ha messo in onda la"Banca del Mezzogiorno".Ponte e Banca del Mezzogiorno due carrozzoni che fanno molto felice il "buon  ministro dell'economia Giulio Tremonti":La Banca ,è noto ,è da tempo una fissa del ministro dell'economia che così ,finalmente,potrà giocare al :"questo si, quello no",creandosi le sue belle clientele , il ponte lo costruirà Impregilo,il cui  presidente Massimo Ponzellini ,che il ministro ha messo alla guida della Popolare di Milano,è un suo uomo.Ma perchè darne annuncio in questo momento? Sembra quasi che il cavaliere  ci provi gusto a fare scatenare l'opinione pubblica attirando su di se l'attenzione.Il sindaco di uno dei paesi (Falcone) colpiti dal disastro intervistato dal tg3 Sicilia denuncia lo stato di abbandono in cui sono stati lasciati, dopo le passerelle di rito, dichiarando amareggiato:"Non c'è stata nessuna prevenzione prima del disastro e nessun ristoro alle famiglie e alle aziende colpite,siamo nel caos".Questo il clima,andiamo ora ad esaminare alcuni aspetti del progetto ponte :Costi,Tempi,Impatto Ambientale,Problemi Tecnico Strutturali:I Costi :E' stato detto che il ponte debba costare all'incirca sei miliardi e mezzo di euro che dovrebberro essere coperti per 3 miliardi dalla Società Stretto di Messina (Anas e Ferrovie dello Stato),il  primo miliardo è già stato stanziato dallo stato e per la restante quota di 3,5 miliardi da obbligazioni trentennali ,emesse dalla stessa Stretto di Messina garantite dallo stato e ripagate anno per anno con gli incassi teorici dei pedaggi ma qui casca l'asino,secondo i dati degli ultimi otto anni i transiti sullo stretto sono diminuiti notevolmente se pensiamo che il transito dei treni è diminuito del 33% ,le auto del 30%  i passeggeri del 20%, quale pazzo sottoscrive delle obbligazioni con queste premesse? La grande bugia che lo Stato non avrebbe speso nulla è svelata ,il rischio tangibile è che si lasci alla futura generazione un bel debito ,pari ad una finanziaria. Tempi :I tempi previsti per il completamento dell'opera,secondo quanto dicono i progettisti è di sei anni ma alla maggioranza degli esperti interpellati questi  tempi sembrano abbastanza sottostimati,l'autostrada Palermo - Messina di anni  ce ne mise 40 contro i 5\6 previsti,dilatare i tempi significa aumentare i costi ,ad esempio l'acciaio con il quale il ponte dovrebbe essere costruito subisce continui aumenti.Per quello che riguarda poi l'impatto ambientale tutti gli ambientalisti interpellati sono stati concordi nel definire " deturpante "la costruzione del ponte  "Lo stretto non sarebbe più lo stesso ". I problemi tecnico-strutturali più gravi riguardano proprio il territorio sul quale verrebbero collocati i piloni che devono  sorreggere la struttura e che viene definita da molti geologi "franosa  ed ad alto rischio sismico":pericolosa, come pericolosa è questa frenesia che anima il cavaliere il quale ha già fatto parecchi danni,onestamrente sembra che sia troppo interessata : che sia il momento di sdebitarsi  con qualcosa di veramente sostanzioso ?   L'ombra della  mafia    incombe .......troppi soldi nel piatto.....        aloi calabrese

CONTATTO...!!!!! Cosa si nasconde dietro l'incontro fra D'Alema e Berlusconi ? (di aloi calabrese)

Cosa c'è dietro l'incontro "casuale ",per come vorrebbero farci credere,tra Silvio Berlusconi e Massimo D'Alema ?Perchè D'Alema si presenta a Berlusconi  col "ramoscello d'ulivo" in bocca nel momento in cui sarebbe forse stato più  logico ed efficace preparare il colpo di grazia al premier la cui popolarità non è mai stata così bassa ( meno 17% in un anno) ed il suo isolamento politico al massimo storico con frange fondamentali del suo stesso partito che lo attaccano,vedi il presidente della Camera Fini che non perde mai l'occasione di lanciargli "velenose "frecciate come l'ultima sulla riforma della Giustizia,o si preparano al dopo come Tremonti che con strategie "carbonare"organizza incontri con esponenti di spicco dello stesso PDL e importanti personaggi  "dell'opposizione".Un premier quindi assediato da tutti  "nemici ed amici"che prende continuamente schiaffi dalla stampa straniera , dai nemici giurati di Repubblica e della stampa di sinistra,naturalmente lui con i suoi comportamenti presta il fianco a questi attacchi.L'incontro è avvenuto,sotto gli occhi di tutti,a Villa Madama in occasione   della presentazione dell'alleanza fra Malpensa e Fiumicino, "per il bene dell'Italia". Tanto più che il presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, dal palco ha confessato il suo "sogno nel cassetto", ovvero che "il governo, con l'aiuto della minoranza, almeno di quella responsabile, possa sbloccare questo benedetto paese". L'incontro all'ora del buffet, quando sia D'Alema che Berlusconi  vanno a passeggiare nei giardini disegnati da Raffaello, lontano da occhi indiscreti. Gianni Letta  non si lascia sfuggire l'occasione,si avvicina a D'Alema, confabulano pochi secondi, quindi prende l'esponente del Pd sottobraccio e lo porta dal Cavaliere.
Così, davanti agli occhi increduli dello stesso Palenzona, di Vito Riggio, Ugo Sposetti e Alessio Gorla, va in scena un cordialissimo scambio di battute fra i "due nemici". "Sono qui , dice D'Alema , perché sulle cose importanti che riguardano il futuro del Paese, io ci sono". Il premier  risponde: "Ci vorrebbero più occasioni di trovarsi insieme nell'interesse del paese. Io lo dico sempre". Tocca quindi a D'Alema, con tono di scherzo: "Presidente, io però mi sento offeso. Perché il qui presente Palenzona ha detto, guardando me, che c'è una parte della minoranza "responsabile", lasciando intendere che il resto non lo sia. Invece non è così... siamo tutti responsabili". Berlusconi: "Il più felice sarei io, spero che di occasioni come questa ce ne siano altre". D'Alema non si tira indietro: "Io sono sempre pronto".


E visto che, dal palco, Palenzona aveva omaggiato Gianni Letta paragonandolo all'acqua, "che ti accorgi di quanto vale solo quando viene a mancare", D'Alema ne approfitta per un riconoscimento al braccio destro del Cavaliere: "Se non sbaglio è Baudelaire a dire lo stesso dell'amore, però nel caso di Letta, anche se bravo, mi sembra un tantino esagerato". Berlusconi sta al gioco: "Ma lo sa, presidente D'Alema, la ragione per la quale io non ho mai imparato a usare Internet? Perché non ne ho bisogno, visto che qualunque cosa mi venga in mente la chiedo a Letta. Che, oltretutto, è anche più veloce". D'Alema guarda l'orologio e si congeda, tirandosi via anche il tesoriere dei Ds Ugo Sposetti: "Bene, se volete scusarmi... vado a prendermi un bicchiere di questa famosa acqua di Letta". L'incontro termina con una stretta di mano tra i due leader sotto gli occhi del sottosegretario, compiaciuto per l'operazione.Questa la cronaca di quanto si è visto,ma cosa si nasconde sotto?
Se si considera che Gianfranco Fini oggi ha organizzato proprio con D'Alema, ad Asolo, un convegno delle fondazioni Farefuturo e Italiani europei dedicato all'immigrazione, altro tema scottante, sul quale Fini ha, spesso,esplicitato il suo dissenzo sulla linea tenuta dal governo del cavaliere,come dobbiamo interpretare questo ,apparente,scambio del "calumet della pace" tra il baffo ed il papi..? E  l'indomani l'incontro di  D'Alema,proprio con quello che appare come il più grande nemico del cavaliere cioè  Gianfranco  Fi ni?.......Ai  posteri l'ardua sentenza.
Intanto Cassano continua a non giocare in Nazionale......ma questa è un'altra storia........aloi calabrese

 


mercoledì 14 ottobre 2009

Pablo Neruda breve biografia ( di aloi calabrese)



Poeta cileno (12/7/1904-23/9/1973). Premio ,  militante comunista, antifascista e anti-clericale, è considerato uno delle più grandi voci della poesia latino-americana, autore di Venti poesie d'amore e una canzone  Desesperada (1924). Neftali Ricardo Reyes nacque a Parral da un impiegato delle ferrovie e da una insegnante che lo lasciò orfano a solo un mese dal parto. Si trasferì con il padre a Temuco dove, dalle nuove nozze del genitore, nove anni dopo nacque il fratellastro Rodolfo.
Dimostrato un precoce talento per la poesia,avversato dal padre ma incoraggiato dalla futura vincitrice del Premio Nobel Gabriela Mistral, che fu sua insegnante durante il periodo di formazione scolastica. Il suo primo lavoro ufficiale come scrittore fu l'articolo "Entusiasmo y perseverancia", pubblicato ad appena 13 anni sul giornale locale "La Mañana".Cambiò il suo nome a Pablo Neruda in adolescenza, in omaggio allo scrittore ceco Jan Neruda. Il suo primo lavoro, le poesie di Crepusculario - di ispirazione romantica, scritta in un linguaggio tradizionale - furono pubblicati nel 1919. Nel 1927, già famoso dopo l'uscita di venti poesie,  entrò nel servizio diplomatico in Cile. Nel 1936 fu mandato a lavorare in Spagna, dove  seguì da vicino la guerra civile spagnola. La guerra lo lasciò inorridito.La sua "svolta a sinistra" fu ancora più decisa dopo la barbara uccisione, da parte delle forze del generale Franco, di Federico Garcia Lorca, di cui era divenuto amico: l'appoggio di Neruda al fronte repubblicano, che si opponeva all'allora nascente dittatura franchista, fu totale, sia nei discorsi che negli scritti, come, ad esempio, la raccolta di poesie España en el corazón. e si votò al comunismo.

Nel 1945 tornò in Cile e fu eletto senatore. Dal 1947  fece della poesia impagnata politicamente. Il punto più alto di questa fase è il Canto General de Chile (1950). Il suo ultimo posto da diplomatico fu stato l'ambascia cilena a Parigi nel 1970. Torna in Cile nel 1973,dove muore, a Santiago 12 giorni dopo il colpo di stato militare che aveva rovesciato il suo amico presidente  Salvador Allende     



Sonnetto LXVI
Pablo Neruda



Non t’amo se non perché t’amo
e dall’amarti a non amarti giungo
e dall’attenderti quando non t’attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.

Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine io t’odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.

Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.

In questa storia solo io muoio
e morirò d’amore perché t’amo,
perché t’amo, forse, a ferro e fuoco.


Se si milita in un partito,essendone anche parlamentare,si può votare in modo differente a quelle che sono le linee guida del proprio partito? Io la penso così..... e Voi?...........aloi calabrese


Penso che se si sceglie di militare in un partito se ne sposano, in linea  generale, le idee,i valori e si effettuano le azioni volte ad attuare questi valori ed idee.Quando poi si è investiti da un mandato di rappresentanza dalla gente che ti ha votato che a sua volta lo ha fatto perchè crede in questi valori,non puoi tradirla,quando rappresenti la gente le tue opinioni personali non contano,passano in secondo piano,è anche questa la capacità che un parlamentare deve avere,altrimenti chiunque potrebbe essere un "onorevole" se ti hanno scelto lo hanno fatto perchè in te riconoscono anche questa dote,oltre alle altre,la capacità di privilegiare i valori comuni rispetto ai tuoi.Del resto se hai aderito a quel partito che di quei valori ne fa una bandiera non puoi adesso farti venire gli scrupoli morali perchè è immorale.Lo spunto per questo discorso me lo da l'affossamento alla Camera della legge Concia sulla "omofobia" come ha detto qualcuno non certo di sinistra:"Che peccato. La legge sull'omofobia si sarebbe dovuta approvare all'unanimità. Poteva essere una bella occasione per una legge condivisa, e necessaria".Ora se ci si potevano aspettare le posizioni della destra,anche se qualche astenzione e qualche voto di segno contrario mi ha sorpreso,ma il comporta mento della Binetti,ancora una volta ha fatto il bastian contrario,mi ha profondamente disturbato e non solo me tanto che Dario Franceschini ha dichiarato: "C'è un serio problema di permanenza della Binetti. Non votare questi provvedimenti significa non riconoscersi nei valori del Pd".Mentre Ignazio Marino ha ,giustamente, osservato:"Che partito e che opposizione può promettere chi permette a Binetti di continuare a sedere nei banchi del Pd, votando con la destra?".
Lascio la parola per ultimo alla stessa Binetti che ha rilasciato questa dichiarazione:"Per come era formulata la legge, le mie opinioni sull'omosessualità, e quelle di tante altre persone, potevano essere individuate come un reato". Brava Binetti,infatti credo che le tue opinioni in merito siano un reato
e a mio parere non sei neanche degna di rappresentare un partito(GENTE) che la pensa in modo diametralmente opposto al tuo,perciò facci un favore:VATTENE....!!!!! aloi calabrese

Il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo è sotto inchiesta per mafia a Catania.


 Pm avanzano l’archiviazione, il Gip chiede di proseguire l’indagine



Il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo è sotto inchiesta per mafia a Catania. La notizia è

trapelata solo di recente ma Lombardo risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura fin dal giugno del 2007. Il procedimento nasce dalle dichiarazioni del pentito Maurizio Avola, che ha raccontato ai pm che Lombardo partecipava, negli anni ‘80, alle attività del boss di catanese Nitto Santapaola. Ma c’è di più. Secondo le parole di Avola pare che il governatore siciliano si sarebbe anche incontrato con il boss nel corso della sua latitanza.
Il resto delle rivelazioni sono contenute in un verbale riservatissimo, inserito nel fascicolo delle indagini preliminari ancora aperte in Procura. Lo scorso anno infatti, i Pm al termine delle indagini di rito avevano avanzato richiesta di archiviazione, ritenendo le dichiarazioni di Avola credibili ma prive dei necessari riscontri per sostenere l’accusa in dibattimento. Agli inizi di quest’anno, però, il Gip Antonio Caruso non ha accolto la richiesta della Procura - ed è questa la novità dell’inchiesta - concedendo ai Pm 120 giorni di tempo per svolgere altre indagini. Sono passati più di duecento giorni e il procedimento risulta ancora pendente senza che sia stata formulata né richiesta di archiviazione né richiesta di rinvio a giudizio. E alla luce del contrasto fra Gip e Procura non è semplice prevedere come si evolverà la faccenda. Ma chi è il pentito che accusa Lombardo? Maurizio Avola è stato uno dei più spietati killer della mafia catanese, tra i fedelissimi del boss Santapaola che avevano accesso nei rifugi dove il capo indiscusso di Cosa Nostra catanese si nascondeva. Avola fu arrestato nel febbraio 1993 dalla Polizia di Catania e un anno dopo vuotò il sacco. Grazie alla sue dichiarazioni fu fatta luce sul delitto eccellente del giornalista catanese Pippo Fava, per il quale da anni non si riusciva a trovare la pista giusta. Avola accusò se stesso ed altri affiliati del clan dell’omicidio, e indicò il boss Santapaola quale mandante. Per il pentito scattò la condanna con giudizio abbreviato, per gli altri esecutori invece, dopo la condanna in primo grado, arrivò l’assoluzione in via definitiva. Mentre Santapaola fu riconosciuto colpevole, con sentenza passata in giudicato, di avere ordinato la morte del giornalista.
Avola adesso sta finendo di scontare la pena di trent’anni inflittagli dai giudici di Catania e alcuni anni fa gli è stato tolto il programma di protezione, per via di alcune rapine commesse nel Lazio. C’è da dire però che al pentito è stata sempre riconosciuta l’attenuante speciale prevista dalle legge per i collaboratori attendibili. Dopo un lungo silenzio, il pentito torna alla ribalta con queste nuove dichiarazioni. Per il Presidente Lombardo si tratta della terza disavventura giudiziaria, dopo le due precedenti che gli costarono anche due arresti: agli inizi degli anni ‘90 dovette difendersi dall’accusa di aver ricevuto parte delle tangenti versate dall’ex Presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini per mettere le mani sulle forniture all’Usl 35. Lombardo respinse le accuse e disse solo “di essersi limitato a chiedere assunzioni”. I giudici gli credettero e Lombardo fu assolto, anche perché il manager di Pellegrini, che aveva dichiarato di avergli versato 200 milioni, in aula, si avvalse della facoltà di non rispondere. E due anni fa Lombardo ricevette 33.000 euro di risarcimento per ingiusta detenzione. Nell’altro procedimento, in cui Lombardo era imputato di abuso d’ufficio con l’accusa di avere anticipato ad alcuni candidati i temi di un concorso bandito dalla stessa Usl 35, dopo la condanna in primo grado arrivò l’assoluzione in appello. Ma stavolta c’è di mezzo la mafia e l’affare per il governatore siciliano si complica non poco.





Da IL FATTO del 13 ottobre 2009 a pag 7

Ma quante Rete 4 ci sono? Ovvero giù le mani da Facebook (di aloi calabrese)

                                                                                                                                                                                       Accendo la tv e il faccione bonario,da coglione,di Emilio Fede riempie
lo schermo,ho poca voglia di alzarmi per cambiare canale,sto lavorando al PC ad un'altra vignetta di Sal & Otto,sentiamo  ste quattro coglionate.
La prima che sento con disgusto è il solito servizio celebrativo del nano
stavolta l'ambientazione è "la festa della libertà"(ma libertà di che?) a Benevento la scena è la solita :prima il nano,in costume da papi, circondato da uno stuolo di "troiette"tra sventolii di bandiere,musiche inni ed esibizione di magliette con la scritta:"Silvio siamo con te" ,poi si spoglia ,per il momento, del costume di papi per indossare i panni altrettanto,a lui,congeniali di caimano,  con un discorso  delirante, come al solito ,  tra il populista e l'isterico ,solita enunciazione di numeri ,ma dove li prende,stavolta è al 68%,vuole riformare tutto,boh staremo a vedere.Il servizio successivo annuncia che il papa ha promoso  cinque nuovi santi ,ma chi se ne frega !.Arriva ora un breve servizio su Messina,così molto di corsa.Poi per dare la stoccata ,molto subdolamente,viene introdotto un servizio che indaga su cosa ha colpito la gente nella lettura dei titoli dei giornali,si arriva così alla risposta chiave: una tizia dice che il titolo che l'ha colpita di più è una notizia  che riguarda il suicidio di un ragazzo su facebook (nel senso che prima di suicidarsi, lo aveva detto su facebook ). Appare la faccia, trafelata,da vero coglione,del buon Emilio che incomincia a lanciare i suoi strali su Facebook annunciando che da li a poco avrebbe approfondito l'argomento e lanciato un sondaggio: drizzo le orecchie,vediamo dove vuole andare a parare questo stronzo.Viene lanciato un servizio sulla convenzione del PD ,dopo avere visto i fasti del papi a Benevento,lo scenario di Roma appare pittosto squallido,qualcuno dei nostri si presta ad essere intervistato dall'inviata di Fede, persino Bersani si fa intervistare, non Franceschini che incalzato dalla "giornalista"la liquida con un perentorio :"Ho già parlato".Non l'avesse mai detto,il povero Dario si attira le ire di Fede che prontamente si scandalizza sentenziando che avrebbe potuto rispondere ai "giornalisti" ,dimenticandosi del suo "papi", e che comunque,e qua Franceschini ,con la mano in tasca,si tocca,non rimarrà segretario perchè Bersani sarebbe in netto vantaggio,chissà perchè dall'altra parte tutti fanno il tifo per Bersani.Arriviamo al momento cruciale che è un vero e proprio manifesto contro Facebook ,con arringa ,sempre trafelata,di Fede che mette insieme un po di parole senza senso che hanno la funzione di introdurre il servizio che consiste in squallide domande a dei ragazzini e un commento fuori campo dove due sono le parole che prevalgono:" Facebook e piazza",ecco la piazza e loro hanno una paura atavica della piazza vorrebbero impedirci l'aggregazione capiscono che su questa piazza sta nascendo un movimento nuovo qualcosa di molto pericoloso per i loro culi,un movimento pensante e che non teme,se necessario,di scendere in piazza,quella fisica però,tutto ciò perchè si bypassa la disinformazione che ci vorrebbe propinare "papi Silvio" perchè l'informazione ce la facciamo noi con il nostro continuo ed "osmotico"scambio di idee,"giù le mani da Facebook bastardo"....Anche se pensandoci bene ....detta da Fede una cosa del genere che peso può avere....per me sinceramente è una coglionata....lo scenario può essere reale ma è chi lo dipinge che mi sembra veramente troppo poco credibile.Staremo a vedere........A questo punto ho i coglioni a pezzi e finalmente mi decido di scollare il culo dalla sedia: "dove cazzo è il telecomando...? ..Quando serve non si trova mai.......eccolo....!!! Era quasi sotto le mie chiappe ..a saperlo...mi sarei risparmiato un sacco di
coglionate.Quasi incosciamente premo sul sei : Cazzo!!Studio Aperto nooo!!! che stanno dicendo?..Attacco a  Repubblica (il giornale) stanno intervistando della gente resa irriconoscibile che dice di una distribuzione gratuita  con gravi conseguenze per la salute pubblica perchè una volta che il giornale non lo prende nessuno
(vengono inquadrate delle copie di Repubblica) rimane e sporca (pare che la gente preferisca comprarlo,infatti intervistano un edicolante che si lamenta di questa distribuzione gratuita),però non capisco perchè gli intervistati erano mascherati,che si vergognassero di non leggere Repubblica ...?..Boh..!!
Cambiamo canale,siccome oggi è la giornata del masochista passo sul primo canale a quest,ora c'è ancora il
tiggì di Scodinzolini che quarda caso sta parlando di Repubblica (dev'essere una fissazzione dei Berluscones).........Spengo!!.....Ma quante cazzo di rete4 ci sono?
Intanto fuori c'è vento......ma questa è un'altra storia.    Vostro aloi calabrese  

Anche la Costituzione non è "SUPERPARTES" (di aloi calabrese)


D
Dopo Napolitano e la Corte Costituzionale anche la Costituzione Italiana specificatamente il famigerato articolo 3 che recita :"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." Ma secondo il famosissimo giurista : "Azzeccagarbugli Lurch Mavalà Cretini "il testo avrebbe subito un sabotaggio al momento di essere mandata alle stampe,gli autori della manomissione sarebbero alcuni Costituzionalisti di dichiarata fede Comunista che in previsione dell'ascesa di "Al Tappone" ai vertici della politica italiana,ed essendo già all'epoca nemici giurati del nano compirono l'efferato gesto mutilando l'articolo che continuava così :..." Tutti meno uno il cui nome incomincia per S e finisce per o, il cognome fa rima con coglioni, non è alto più di un soldo di cacio tanto che uno dei suoi sinonimi
è nano,con variazioni sul tema,con un quoziente intellettivo sotto i cinquanta e poi porco ma tanto porco da essere soprannominato il "Papi di tutte le troiette",Piduista, mafioso,amico dei mafiosi, grande ,anzi enorme, evasore fiscale,l'applicazione della legge per questo soggetto sarà sempre a lui
favorevole."Ecco il testo originale completo ,secondo il Mavalà  Cretini, per come i padri della Costituzione l'avevano concepito.Da qui la dichiarazione del  Mavalà Cretini :" La Corte Costituzionale addirittura rinnega i principi da se stessa gia' enunciati"                    

Con questa decisione si pretende, contro la volonta’ popolare, che il presidente del Consiglio anziche’ occuparsi dei problemi nazionali ed internazionali, sia costretto quotidianamente a seguire evanescenti processi".(certo che per esserne impegnato tutti i giorni ne deve avere tanti "di impegni giudiziari" e se lo dice il Cretini.....)
Lo ha dichiarato Niccolo’ Cretini, deputato del Pdl e avvocato del nostro premier: "Riprenderemo questi processi nella consapevolezza che con un giudice super partes (deve essere una fissazione) sara’ certamente riconosciuta l’estraneita’ di Silvio Berlusconi da qualsiasi ipotesi di reato".Questo è quanto trovato sul sito del PDL,intanto c'è un'altra notizia : Berlusconi ha dichiarato che presto metterà mano al "Piano Carceri" ....che stia preparando casa?.....
...E intanto Cassano continua a non giocare in nazionale.......Ma questa è un'altra storia....                                                                                 11 Ottobre 2009            aloi calabrese