lunedì 11 gennaio 2010

L'untore ed il....latitante


"Sui quotidiani di oggi ci sono degli articoli a dir poco interessanti: la menzogna viene spacciata per verita'."
Si apre così il post sul blog di Antonio Di Pietro,ma a cosa si riferisce?.
Vediamo: " Mettono in evidenza che si deve celebrare il decennale di Craxi: un omaggio di Berlusconi. Dopo tutto, chi altri poteva omaggiare un latitante, pluricondannato e corrotto che, commettendo innumerevoli reati, ha rovinato sia la credibilita' del Paese che quella delle Istituzioni, se non proprio lui, Silvio Berlusconi? Tra simili si ritrovano".

Ma cosa ha provocato la reazione così "piccata" del massimo esponente dell'IDV? ecco:Letizia Moratti, sindaco di Milano, comunica l'intenzione di dedicare una via o un parco al presidente del consiglio socialista morto in" esilio "perché condannato. Il Quirinale comunica l'incontro di Napolitano con i membri della Fondazione Craxi.Naturalmente Di Pietro considera «una distorsione della realtà» riabilitare «un latitante» condannato «per corruzione e illecito finanziamento ai partiti, responsabile di tanti debiti nelle casse dello Stato nella prima repubblica».
La scelta della Moratti dovrebbe avvenire intorno al 19 di gennaio, quando,pare, il Presidente della Repubblica debba ricordare il leader socialista con una cerimonia al Senato.
La Moratti, comunque, sarebbe convinta che sia il giusto riconoscimento «per un uomo che ha dato una svolta al Paese».
Lapidaria la risposta di Di Pietro :"Va bene una targa a Craxi. Basta che si aggiungano le cariche che aveva quando era in vita: politico e latitante". Craxi era stato condannato in uno dei processi di tangentopoli per le vicende del finanziamento irregolare ai partiti.
"Io credo che ci sia una distorsione della realta', attraverso tentativi di riabilitazione di una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti, responsabile di tanti debiti nelle casse dello Stato nella prima repubblica. Anche oggi continua a essere scambiato per una persona in esilio, in realta' era latitante"

Questa risposta ha naturalmente scatenato il solito vespaio nel centrodestra,in un clima di "daglialluntore"a rispondere sono i soliti noti:
"Con i suoi insulti a Craxi, estesi a Berlusconi, e con le sue minacce ed intimidazioni al presidente della Repubblica Napolitano, Di Pietro conferma che purtroppo esiste nel nostro sistema politico e mediatico un grumo di incivilta', di odio, di rozzezza del quale l'ex Pm ed il suo partito sono la punta dell'iceberg", dice il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.
"Ciò che oggi ha detto Di Pietro riguardo alla memoria di Bettino Craxi, riferendosi addirittura a ciò che dovrebbe o non dovrebbe dire il Presidente della Repubblica in occasione di una cerimonia di commemorazione è senza precedenti.
Non ci sono più parole ormai per qualificare, stigmatizzare e polemizzare con un uomo che fa della provocazione, dell insulto, della volgarità il suo programma politico". ". Lo dice il coordinatore del Pdl e ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi.
Incredibile la santificazione che la Boniver fa di Craxi:" In vista del decennale della scomparsa in esilio di Bettino Craxi si scatena in automatico la 'quinta essenza' del giustizialismo piu' barbaro che ha in Di Pietro il suo epigono".
"Bettino Craxi -aggiunge- e' gia' entrato nella storia come uno dei migliori politici del XX secolo, in quanto porto' il Psi alla sua massima visibilita'. Forse non valuto' appieno la potenza della campagna di demonizzazione a cui lo sottopose l'allora Pci in combinazione con i Pm d'assalto ed i soliti media scatenati per abbatterlo. E' ancora oggi ricordato dalle persone consapevoli come un grande patriota e un grande statista. Bene fa la Moratti a dedicare al 'grande milanese' un luogo per ricordare la memoria''.
«Letteralmente indecenti, e mostrano Di Pietro per quello che è» è la considerazione di Daniele Capezzone.
Di tutt'altro avviso Francesco Saverio Borrelli, procuratore capo della repubblica negli anni di tangentopoli:"Trovo indecoroso, offensivo intitolare una via, una piazza o qualunque cosa ad un personaggio che è morto da latitante. Io comunque non ho nulla di personale contro Craxi - ha precisato Borrelli - Il fatto che in quegli anni fossi a capo della procura non significa per forze avere delle ostilità nei suoi confronti".
Poi c'è pure chi lo vorrebbe commemorare al festival di Sanremo ,come Pierluigi Diaco:"Sarebbe bello ed emozionante che il decennale della morte di Bettino Craxi fosse ricordato in una delle serate dell'edizione 2010 del Festival di Sanremo".
Ma sul progetto della Moratti incombe il veto dei leghisti:che costruirono  la propria credibilità politica sulla demonizzazione del pentapartito e del partitismo consociativista in auge fino ad allora. «Milano ha almeno 100 nomi di personaggi illustri, che non sono passati per San Vittore o nei dintorni, che hanno veramente dato lustro alla città e che meritano venga loro dedicata una via, una piazza o un giardino». Così il capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Matteo Salvini, commenta all'ADNKRONOS la proposta lanciata dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, di dedicare una via a Bettino Craxi a dieci anni dalla morte. E proprio al sindaco Moratti, Salvini consiglia «di lasciar perdere, di dedicarsi al altro di più importante. Senza alcun livore nei confronti di Craxi -sottolinea- se la proposta dovesse essere presentata in aula, con la Lega in Giunta non passerà». «Sono però sicuro -ha concluso- che il sindaco saprà dedicarsi a tutti quei nomi illustri che hanno fatto grande Milano senza togliere nulla alla città, come invece ha fatto Craxi».
Moratti avvisato......aloi calabrese

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