lunedì 11 gennaio 2010

Lupi e ....agnelli


Il lupo per arrivare a cappuccetto rosso si traveste da nonnina buona,ma appena cappuccetto si avvicina la mangia in un solo boccone perchè quello era il suo scopo...e non si fece scrupolo di farlo con l'inganno... mettendosi la cuffia che avrebbe distratto la sua vittima.
Oggi un'altro lupo si traveste d'agnello  sapete benissimo di chi parlo,cerca di spostare l'attenzione verso problemi la cui sensibilità dei suoi è accertata,  dice  :"Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel '94. Con due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità per realizzarla".

E lo fa rilasciando una intervista a Repubblica...si avete letto bene rilascia interviste al nemico numero uno,per lui,sui programmi prossimi.
"Da lunedì sarò a Roma e riprenderò a fare tutto quello che serve".Fa emergere così la sua figura di uomo ovunque senza di lui non si fa nulla. 
"Mi fanno lavorare lo stesso. Oggi dovevo fare solo una riunione di venti minuti... ne esco adesso, dopo due ore. A pranzo, poi, avevo già avuto un lungo incontro con il ministro Tremonti. Con lui ho esaminato proprio le possibilità che abbiamo per la riforma tributaria".Lui lavora per gli altri è al servizio del popolo,instancabile nella sua missione"Il suo popolo lo vuole".Parlando poi di agenda:"Credo che si debba in primo luogo riprendere il lavoro ordinario del governo. Da lunedì sarò a Palazzo Chigi e riannoderò tutti i fili. Ho intenzione in primo luogo di incontrare il presidente della Repubblica. Parlerò con tutti i ministri e mi confronterò con i gruppi parlamentari e gli organismi dirigenti della maggioranza".
Risponde anche ad una domanda su i problemi con Fini sulla necessità di un chiarimento:"Ma no, non c'è alcun problema. Non c'è bisogno di questo. Vedrete".Svicola:
"Ci sono delle emergenze. Come la riforma tributaria, la riforma della giustizia e la riforma istituzionale".Ed aggiunge sorvolando su una domanda che riguardava una presunta frase sul taglio delle tasse detta il 6 gennaio e negata poi,come da prassi:"Guardi, con Tremonti stiamo studiando una riforma tributaria. Un progetto che avevamo indicato già nel 1994. Noi vogliamo un sistema che dia ordine, che sia meno confuso. Che non obblighi i contribuenti a rivolgersi al commercialista per pagare le tasse. Serve una semplificazione complessiva".Aggiunge "Con il ministro dell'Economia stiamo studiando tutte le possibilità per arrivare alla fine a questo sistema( due aliquote irpef: una al 23% e una al 33%).  Sarebbe più razionale. Di certo, non abbiamo alcuna intenzione di aumentare le tasse. Ecco, questa è l'unica cosa impossibile".
Poi gli viene chiesto del dialogo con l'opposizione sui temi della giustizia.:"Il problema non è il dialogo, il problema non è questo".Spiega :"Sono le riforme che interessano il Paese. Noi stiamo uscendo da una crisi economica che ci è venuta addosso. Una crisi davvero straordinaria che non ha colpito solo noi. Un crollo da cui ci stiamo risollevando, anche prima degli altri. E dobbiamo fare in modo che tutti escano da questa situazione. Il 2010 è l'anno in cui possiamo uscire definitivamente dalla crisi".
 Il ministro Tremonti, però, in questi mesi ha sempre frenato su questo punto, osserva l'intervistatore, Ha sottolineato lo stato di salute dei nostri conti e in particolare i rischi connessi all'aumento del debito pubblico.
"E infatti dobbiamo procedere con attenzione. Sappiamo che ripartiamo ogni anno con 8 miliardi di interessi passivi. Una cifra impressionante. Noi, però, sappiamo che a questo punto non torneremo indietro".E chiude l'intervista con:" Ma forse le ho detto pure troppo".
In una nota, poi, Palazzo Chigi cerca di smorzare le polemiche scatenate dalle critiche del Giornale sulla candidata del Pdl alle Regionali del Lazio :"Berlusconi sosterrà con il massimo impegno Renata Polverini"
Questo dopo la sparata di Feltri:"Se fossi un cittadino del Lazio non voteri la Polverini, che è amica di Fini"accusata di essere troppo sindacalizzata:"Ne ho avuto la prova durante un dibattito in tv - continua Feltri - Chiesi alla Polverini se non ritenesse una discriminazione per le donne il fatto che vadano in pensione cinque anni prima degli uomini. Lei per tutta risposta mi ha attaccato, dimostrando di non aver capito niente di quello che avevo detto, con argomentazioni degne di un Epifani".
Certo tutto questo non aiuta alla distensione dei rapporti tra Fini e Berlusconi che nella continuazione della politica dell'amore si vede costretto ancora ad indossare il vestito da agnello e mandare messaggi d'amore...ma tutto va bene tutti i mezzi sono leciti, purchè nessuno lo ostacoli in quello che è il suo vero e solo obiettivo cioè:salvare il culo....aloi calabrese

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